È il documento che consente di vivere nel Paese quasi come un cittadino. Per molti stranieri, il permesso di soggiorno permanente ha anche un forte valore simbolico. Molti espatriati devono affrontare un percorso lungo e complesso per ottenere questo tipo di permesso. Proprio per questo, conservarne la validità è fondamentale, soprattutto per chi intende richiedere la cittadinanza in futuro. Ma cosa succede se il documento scade? Si rischia davvero di perdere automaticamente lo status di residente?
Diventare residente permanente: un traguardo per molti espatriati
Si parla spesso del “sogno americano”, ma per gli espatriati esistono anche il “sogno canadese”, il “sogno australiano” e tanti altri ancora. In fondo, ogni Paese può rappresentare un'opportunità, un progetto di vita. Per chi vive all'estero, ottenere lo status di residente permanente è spesso il risultato di un percorso lungo, fatto di attese, procedure e ostacoli burocratici. Proprio per questo, perderlo è fuori discussione. Eppure può capitare che il permesso di soggiorno permanente scada perchè le procedure di rinnovo, inoltrate mesi prima, vanno a rilento. Qual è l'approccio dei vari Paesi in questi casi? E quali conseguenze può avere sullo status di residente? Facciamo il punto.
Paesi che rilasciano un permesso di soggiorno permanente da 5 a 10 anni
Stati Uniti
Negli Stati Uniti, il permesso di soggiorno permanente, conosciuto come Green Card, è valido di solito per 10 anni. Esiste però un'eccezione: il permesso condizionato, valido solo 2 anni, che viene rilasciato, ad esempio, al coniuge di un cittadino americano. In questo caso è necessario richiedere la rimozione delle condizioni prima della fine del secondo anno. Anche se il documento scade, lo status di residente permanente non viene perso: resti obbligato, ad esempio, a pagare le tasse negli Stati Uniti. Tuttavia, per continuare a vivere e lavorare senza problemi nel Paese, è importante rinnovare il permesso in tempo. Il rinnovo va richiesto almeno 6 mesi prima della scadenza, tramite una procedura online presso l'USCIS (U.S. Citizenship and Immigration Services), compilando il e indicando eventuali modifiche rispetto ai dati precedenti.
Canada
In Canada, il permesso di soggiorno permanente ha una validità standard di 5 anni. Come negli Stati Uniti, la scadenza del documento non comporta automaticamente la perdita dello status di residente permanente. I servizi per l'immigrazione consigliano di presentare la richiesta di rinnovo nei 9 mesi precedenti la scadenza del permesso. La procedura di rinnovo si svolge online, attraverso il Portale della Residenza Permanente.
Emirati Arabi Uniti (EAU)
Gli Emirati Arabi Uniti offrono diversi programmi di visto che possono portare alla residenza permanente: tra questi, il Golden Visa (riservato a chi investe in immobili o attività), l'avvio di un'impresa o il riconoscimento di competenze o talenti specifici. La durata del permesso varia in base al tipo di visto e può arrivare fino a 10 anni, nel caso del Golden Visa. Il rinnovo del permesso deve essere effettuato prima della scadenza, altrimenti si rischiano sanzioni legali. Il governo ha introdotto dei periodi di tolleranza che consentono ai residenti di restare sul territorio anche dopo la scadenza del documento, fino a 6 mesi, a seconda del proprio status.
Cina
In Cina, il permesso di soggiorno permanente ha una durata di 10 anni, ma può essere rilasciato solo con l'approvazione del Ministero della Pubblica Sicurezza. Il rinnovo va richiesto entro il mese che precede la scadenza. In caso contrario, non sarà possibile rimanere legalmente nel Paese.
Francia
In Francia, il permesso di soggiorno permanente ha una validità di 10 anni ed è rinnovabile. La richiesta di rinnovo va presentata online, tramite il portale dell'Amministrazione digitale per gli stranieri (ANEF), tra i 4 e i 2 mesi precedenti la scadenza. Se il permesso scade mentre la domanda è ancora in fase di valutazione, viene rilasciata un'attestazione di proroga dell'istruttoria, disponibile nell'account ANEF. Questo documento consente di mantenere i propri diritti di residente permanente, ma ha una validità limitata a 3 mesi. Purtroppo diversi utenti segnalano problemi con la piattaforma ANEF: malfunzionamenti del sito, mancanza di risposte nonostante i solleciti, e pratiche rimaste in sospeso anche se inviate nei tempi previsti. In alcuni casi, le attestazioni di proroga scadono prima che la richiesta venga esaminata.
Paesi dove il permesso di soggiorno permanente non scade
Australia
In Australia, il visto di soggiorno permanente non ha una scadenza: lo status resta valido a tempo indeterminato, finché si rimane nel Paese. Tuttavia, è importante fare attenzione ai periodi trascorsi all'estero. Non è possibile vivere stabilmente fuori dall'Australia continuando a mantenere automaticamente lo status di residente permanente.
Il visto consente di viaggiare liberamente per i primi 5 anni dall'ottenimento. Trascorso questo periodo, l'autorizzazione al viaggio scade, anche se lo status di residente permanente rimane valido. Ciò significa che, una volta scaduti i 5 anni, non sarà più possibile rientrare nel Paese senza una nuova autorizzazione. In questi casi è necessario richiedere un Resident Return Visa, che permette di tornare in Australia da residente. Per ottenerlo, è fondamentale dimostrare di avere un legame stretto e continuativo con il Paese. Se questo legame non viene riconosciuto, la richiesta può essere respinta. Se ci si trova all'estero con il permesso scaduto e non si ottiene il Resident Return Visa, si rischia di perdere definitivamente lo status di residente permanente.
Singapore
A Singapore, lo status di residente permanente non ha una scadenza, proprio come in Australia. Si ottiene presentando una richiesta di permesso d'ingresso. Tuttavia, è essenziale mantenere la validità del permesso di reingresso (Re-entry Permit). Se questo documento scade mentre ci si trova all'estero, oppure se si viaggia senza averlo rinnovato, si rischia la perdita dello status di residente permanente.
Sudafrica
In Sudafrica, lo status di residente permanente non ha scadenza, come avviene anche in Australia. È quindi possibile vivere nel Paese senza limiti di tempo, purché si rispettino le condizioni previste dalla normativa. Va precisato che questo status può essere revocato in caso di violazioni delle leggi, in particolare di quelle che regolano l'immigrazione.
Regno Unito
Nel Regno Unito è possibile ottenere un'autorizzazione di soggiorno a tempo indeterminato (Indefinite Leave to Remain – ILR) se si soddisfano i requisiti previsti. Questo status non ha una scadenza, ma può essere revocato, o perso, se si lascia il Paese per un periodo superiore a due anni. In tal caso, per rientrare e recuperare lo status di residente permanente, sarà necessario richiedere un visto di rientro per residenti. Per conservare l'ILR, è importante rispettare le norme sull'immigrazione stabilite dal governo britannico.
Fonti: