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Regno Unito: cambiamenti sui visti per investitori e sulla residenza

jeunes personnes dans la rue
monkeybusiness / Envato Elements
Scritto daAsaël Häzaqil 10 Giugno 2025
Tradotto daFrancesca

Il Regno Unito sta rivedendo la sua politica d'immigrazione. Mentre inasprisce le condizioni per ottenere la residenza permanente, sta valutando un nuovo visto per attirare gli investitori stranieri. Londra cerca un nuovo equilibrio, tra restrizioni e aperture. 

Nuovo visto per investitori in arrivo?

L'economia del Regno Unito ha registrato una crescita dello 0,7% nel primo trimestre del 2025, grazie soprattutto agli investimenti e al commercio estero. Il rinnovato interesse degli investitori stranieri potrebbe aiutare a sostenere questo slancio? Secondo alcune indiscrezioni, il governo Starmer starebbe valutando la possibilità di lanciare un nuovo visto per individui con un elevato patrimonio netto, anche se non ci sono ancora proposte formali.

Le prime indicazioni suggeriscono che il visto sia destinato agli investitori stranieri che convogliano capitali in settori considerati strategici per il futuro del Regno Unito: energia verde, intelligenza artificiale (IA) e tecnologie emergenti. Il programma è da intendersi come un modo per riabilitare l'immagine del Regno Unito, che ha sofferto delle restrizioni sull'immigrazione, in particolare sotto il precedente governo. Dal 4 aprile sono state introdotte delle normative sull'immigrazione che limitano l'ingresso e la residenza a lungo termine per gli espatriati. L'abolizione dello status fiscale dei non domiciliati (non-dom) ha ulteriormente influito sull'attrattiva del Regno Unito per i residenti stranieri.

A differenza del visto per investitori di livello 1, che è stato abolito, il nuovo quadro normativo avrebbe criteri di ammissibilità più rigidi. Il precedente sistema, chiamato anche “visto d'oro”, è stato abolito nel 2022 a causa delle preoccupazioni sulla provenienza dei fondi, soprattutto dalla Russia. Questa volta, il governo sta puntando sulla trasparenza e sulla sicurezza, promettendo un processo di selezione più rigoroso per evitare gli errori del passato. Gli scettici avvertono che, anche con controlli più severi, il programma potrebbe riaprire le porte a capitali di dubbia provenienza. Resta da vedere se il Regno Unito riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra ambizioni economiche e prudenza normativa.

Aumenta il tempo di attesa per la residenza permanente

I cittadini stranieri dovranno aspettare più tempo prima di poter chiedere la residenza permanente. Il governo ha annunciato questa modifica il 19 maggio, nell'ambito delle proposte sul “ripristino del controllo sull'immigrazione” pubblicato il 12 maggio. Il periodo di attesa sarà esteso da cinque a dieci anni. L'obiettivo è quello di ridefinire la residenza permanente come un privilegio, basato principalmente sul contributo economico, piuttosto che un “diritto” garantito.

La misura si applicherà sia ai nuovi richiedenti che agli espatriati già sul territorio. Il limite di cinque anni rimarrà invece in vigore per i familiari a carico entrati nel Regno Unito per legami di parentela con un cittadino britannico. Il periodo di attesa potrà essere ridotto per i migranti considerati “ad alto valore aggiunto” o in grado di dimostrare un contributo “significativo” all'economia.

Altre proposte contenute nel documento includono la riduzione dell'elenco delle professioni carenti aperte all'assunzione di stranieri, l'inasprimento delle norme di sponsorizzazione per le università che rilasciano visti per studenti, la riduzione della durata dei visti per studenti e il rafforzamento dei test di lingua inglese per i richiedenti visti di lavoro e per familiari a carico.

L'unica misura che incoraggia attivamente l'immigrazione è il piano per attirare migranti “di alto valore”. I talenti stranieri e le persone “ad alto potenziale” potrebbero beneficiare di regimi di visto specifici.

Per ora si tratta solo di proposte. Il governo ha promesso ulteriori dettagli e sta valutando di avviare una consultazione pubblica. Queste misure fanno parte di una strategia più ampia volta a ridurre l'immigrazione netta. Alcune di esse, come l'estensione dei tempi di attesa per la residenza permanente, hanno suscitato dibattito: alcuni membri del governo temono infatti una possibile perdita di talenti stranieri e una diminuzione dell'attrattiva del Paese.

Fonti in inglese:

Formalità burocratiche
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Inghilterra
A proposito di

Asaël Häzaq, web editor specializzato in notizie politiche e socioeconomiche, osserva e decifra le tendenze dell'economia internazionale. Grazie alla sua esperienza come espatriata in Giappone, offre consigli e analisi sulla vita da espatriato: scelta del visto, studi, ricerca di lavoro, vita lavorativa, apprendimento della lingua, scoperta del Paese. Titolare di un Master II in Giurisprudenza - Scienze Politiche, ha sperimentato anche la vita da nomade digitale.

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