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Consigli per un colloquio di lavoro in Portogallo

Francesca

Buongiorno a tutti,

Trovare un lavoro in Portogallo non è un'impresa facile. L’iter potrebbe essere diverso rispetto a quello cui si è abituati, iniziando dall’invio della candidatura fino ad arrivare al colloquio.
Se hai fatto un colloquio di lavoro in Portogallo, dacci qualche consiglio!

Come si è svolto il tuo colloquio? Quanto tempo dopo l’invio della candidatura sei stato chiamato?

Dal punto di vista culturale, ci sono comportamenti e modi di approcciarsi al datore di lavoro che sono consigliati o sconsigliati? Qual è l’attitudine che paga di più?
Quali caratteristiche bisogna possedere per differenziarsi dagli altri candidati?

I colloqui di solito si svolgono in un contesto formale o informale? Avete suggerimenti per colloqui di lavoro in Portogallo che non si svolgono in ufficio ma durante un pranzo o una cena?

Quanto è importante avere una solida rete professionale prima di un colloquio di lavoro?

Grazie per condividere la tua esperienza,

Francesca

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Buongiorno!
La prassi anche in Portogallo é quella di cogliere nel segno . Alcuni esempi
1. Il CV vai orientrato in modo impeccabile cercando di attrarre il ns interlocutore. Se cercano un Logistic manager o un resp di Produzione  (quadri intermedi) dovrò essere esauriente e preciso sul tema e inserire in CV esempi calzanti: quello che in gergo si chiama : objectives  achieved. In questi casi conviene essere dettagliati e segnalare esempi proprio inerenti all oggetto e alla ricerca. È sempre veritieri,
2. Va considerato se il richiedente è una piccola o grande azienda , o multinazionale ; molto spesso sono Recruiter che hanno avuto l incarico da aziende che in inserzione nn vogliono comparire . Capire con chi si ha a che fare è fondamentale: ho davanti a me una agenzia di medio livello o è la Deloitte o KPMG che si occupano della selezione ?
3. Se si viene selezionati nella rosa iniziale allora “siamo  sul carro” . E qui bisogna giocarcela al meglio : cercare info sulla azienda o settore ; arrivare al primo colloquio preparati su prodotti e competitors . Se possibile cercare informazioni sui manager di riferimento.
Il colloquio è come un esame: occorre studiare, e simulare domande e risposte
( si trovano anche sul web) .
5. Infine ci vuole anche un po’ di fortuna , ma di solito nn arrivava mai a caso: proviamo a costruire un percorso che ci dia le migliori chance! Prima o poi faremo centro !  Aggiungerei referenze pertinenti e selettive, perché no ... Possono fare la differenza .
Resto a disposizione per  ev approfondimenti.
Un caro saluto a tutti
Paolo

FedeTripalgarve

Buongiorno a tutti,

Premettendo che i consigli di Paolo sono pertinenti, e generali, anche se in Algarve, per la mia modesta esperienza siamo un po più "easy". Naturalmente dipende sempre dove si vuole mirare, cosa si vuole fare.

Qui in Algarve, dove vivo, è un luogo molto turistico ed internazionale, quindi parlare più lingue, o almeno l'inglese è quasi indispensabile.

Non posso darvi molti dettagli sulle procedure di candidatura, in quanto mi hanno sempre proposto del lavoro, non l'ho mai veramente cercato.
Questo grazie al fatto che parlo 5 lingue e alle mie esperienze internazionali, e non tanto per i vari diplomi e lauree che ho (ci sono sempre le "equivalenze" che a volte bloccano un po, e il troppo storpia.)

Quindi meglio essere discreti, non sappiamo il livello culturale di chi abbiamo difronte, e i Portoghesi sono un po suscettibili, non amano sentirsi inferiori. Gli spagnoli sono come i portoghesi. Gli inglesi, i belgi e gli olandesi se ne fregano, sono più pragmatici. I francesi sono pignoli e difficili, complicano anche le cose più semplici.

I colloqui si sono svolti davanti a una tazza di caffé, o tea se preferite, o a durante un pranzo informale.

Come comportarsi? Per me, la migliore cosa è essere se stessi, se deve essere sarà, altrimenti sarà qualcosa d'altro, magari migliore.
Chi ha voglia di lavorare, lo troverà.

Buon coraggio a tutti e un caro saluto.

Federica