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Sei coperto se ti ammali all'estero?

arrêt maladie
sokorspace / Envato Elements
Scritto daAsaël Häzaqil 02 Settembre 2025

Ammalarsi all'estero può rivelarsi molto costoso. Che garanzie ti offre il contratto di lavoro? Sei davvero coperto dal sistema sanitario locale? E quale procedura seguire se ti serve un permesso per malattia? In questo articolo trovi tutte le risposte.

Permesso per malattia all'estero: quale copertura sanitaria ti spetta?

Per capire quali tutele avrai in caso di malattia all'estero, è fondamentale chiarire il tuo status legale: sei un lavoratore distaccato o un espatriato?

Se sei un lavoratore distaccato, significa che il tuo datore di lavoro ti ha inviato all'estero per un periodo limitato e prestabilito. Ogni Paese stabilisce una durata massima del distacco, a volte prorogabile, ma devi sempre rispettare i limiti fissati dal tuo Stato di origine. In questo caso resti iscritto al sistema sanitario del Paese di partenza, che continuerà a versarti le indennità giornaliere durante il permesso per malattia.

Nel caso fossi un espatriato, non sei più coperto dal sistema sanitario del Paese d'origine, ma da quello ospitante. In tale circostanza, il contratto con l'azienda di origine viene sospeso o terminato, e sei soggetto alle leggi dello Stato di nuova residenza.

Il tuo status – lavoratore distaccato o espatriato– incide quindi in modo diretto sulla copertura che avrai quando ti servirà un permesso per malattia all'estero.

Se sei un lavoratore distaccato all'estero

Per essere sicuro che le spese mediche vengano rimborsate durante un permesso di malattia, controlla che il datore di lavoro abbia registrato correttamente il distacco presso gli enti competenti. Verifica anche che tra il tuo Paese d'origine e quello ospitante esista un accordo bilaterale di previdenza sociale.

Invio del certificato medico

Per convalidare il permesso di malattia, devi inviare il certificato medico, in tempi brevi, sia al datore di lavoro sia all'ente di previdenza sociale nel Paese d'origine. Il certificato deve riportare:

  • le generalità del medico che lo ha rilasciato;
  • le tue generalità;
  • le generalità del datore di lavoro;
  • la data di inizio e la durata del permesso;
  • deve indicare se ti è consentito uscire di casa oppure no. Se le uscite sono autorizzate, il medico deve specificare le fasce orarie.

Rimani soggetto ai controlli medici sia nel Paese in cui vivi sia in quello d'origine. Sei inoltre tenuto a presentarti a tutte le visite di controllo obbligatorie.

Pagamento del sussidio di malattia

Il sistema sanitario del tuo Paese d'origine esamina il certificato medico e decide se hai diritto al sussidio di malattia. Il pagamento avviene secondo le regole nazionali, che possono prevedere alcuni giorni iniziali non retribuiti prima dell'erogazione.

Rimborso delle spese mediche

Le spese che sostieni all'estero vengono rimborsate secondo le regole e le tariffe del sistema sanitario del tuo Paese d'origine. In pratica, è la sua legislazione a stabilire quanto e in che modo ti verrà restituito.

Familiari a carico

Se ti trasferisci con la famiglia, anche loro restano coperti dal sistema sanitario del Paese d'origine. Le spese mediche dei tuoi familiari vengono quindi rimborsate secondo le stesse regole.

Distacco nell'UE o fuori dall'UE

Se sei un lavoratore distaccato all'interno dell'UE, dello Spazio Economico Europeo o in Svizzera, resti coperto dal sistema sanitario del tuo Paese d'origine. Per accedere alle cure senza costi aggiuntivi devi essere in possesso della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM).

Se invece il distacco avviene fuori dall'UE, il tuo datore di lavoro deve verificare se tra il tuo Paese d'origine e quello ospitante esiste un accordo di previdenza sociale. Se non c'è, resti comunque iscritto al sistema sanitario del tuo Paese, ma potresti essere obbligato a versare contributi anche nel Paese in cui lavori.

Se sei un lavoratore espatriato

Se sei un espatriato, il tuo permesso di malattia è coperto dal sistema sanitario del Paese in cui vivi. Puoi comunque decidere di affiancare una polizza privata. Questa regola vale anche per i cittadini europei che si trasferiscono in un altro Paese dell'UE/SEE o in Svizzera. A differenza dei lavoratori distaccati, gli espatriati ricadono sempre sotto il sistema sanitario del Paese ospitante.

Invio del certificato medico e indennità di malattia

I requisiti per il certificato medico sono gli stessi previsti per i lavoratori distaccati. A cambiare sono invece le regole sul sussidio: essendo sotto il sistema del Paese ospitante, è quest'ultimo a pagare l'indennità di malattia. Importo e durata vengono stabiliti dalla legge locale, che può anche prevedere alcuni giorni iniziali non retribuiti.

Meglio fare attenzione, perché le regole possono variare anche all'interno dello stesso Paese. Negli Stati Uniti, ad esempio, non esiste uno standard federale per i congedi per malattia retribuiti: ogni Stato adotta le proprie norme. Per evitare brutte sorprese, molti expat scelgono di affiancare alla copertura sanitaria locale obbligatoria un'assicurazione privata.

Fonti:

Lavoro
A proposito di

Asaël Häzaq, web editor specializzato in notizie politiche e socioeconomiche, osserva e decifra le tendenze dell'economia internazionale. Grazie alla sua esperienza come espatriata in Giappone, offre consigli e analisi sulla vita da espatriato: scelta del visto, studi, ricerca di lavoro, vita lavorativa, apprendimento della lingua, scoperta del Paese. Titolare di un Master II in Giurisprudenza - Scienze Politiche, ha sperimentato anche la vita da nomade digitale.

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