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Guidare in Brasile se sei un italiano

Aggiornato daFrancescail 30 Maggio 2014

Se volete guidare in Brasile, ecco alcune informazioni utili per quanto riguarda la patente di guida per un cittadino Italiano nel Paese.

Italiani non residenti in Brasile

Il cittadino italiano, conducente di veicoli a motore, di età uguale o superiore a diciott'anni, potrà guidare in Brasile, per un tempo massimo di 180 (cento e ottanta) giorni, dalla data del suo ingresso in territorio brasiliano.
A tal fine dovrà avere con sé la patente di guida italiana in corso di validità e un documento d'identità. .

Trascorso il termine di 180 (cento e ottanta) giorni di permanenza regolare in Brasile, nel caso in cui intenda continuare a guidare in territorio brasiliano, dovrà sostenere gli Esami di Attitudine Fisica e Mentale e Valutazione Psicologica, nei termini dell'articolo 147 del 'Código de trânsito brasileiro', rispettando la propria categoria, ai fini di ottenere la 'Carteira Nacional de Habilitação'.

Italiani Residenti in Brasile

Il cittadino italiano, regolarmente residente in Brasile, di età uguale o superiore a diciott'anni, potrà guidare nel Territorio Nazionale sostituendo la sua patente originale per l'equivalente nazionale, presso l'organo o ente esecutivo di transito degli Stati o del Distretto Federale ' 'DETRANS' e sostenendo gli Esami di Attitudine Fisica e Mentale, Valutazione Psicologica e di Guida, rispettando la propria categoria, per ottenere la 'Carteira Nacional de Habilitação'.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di ÍæÅ¼½ã½ã, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Scrivo articoli per il magazine di ÍæÅ¼½ã½ã, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco anche la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), ComunicazioneInform.it e ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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