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Fare uno stage nei Paesi Bassi

internship in the Netherlands
Shutterstock.com
Scritto daFrancescail 21 Marzo 2023

I Paesi Bassi offrono numerose opportunità di tirocinio sia come studente universitario che dopo la laurea. Continuate a leggere per saperne di più.

Chi può fare uno stage nei Paesi Bassi?

Per partecipare a uno stage nei Paesi Bassi, dovete essere cittadini dell'UE oppure essere già iscritti in un'università nei Paesi Bassi. Le leggi che regolano gli stage per i cittadini extracomunitari sono simili a quelle per ottenere un impiego. Dovrete avere i permessi necessari per candidarvi, proprio come se steste facendo domanda per lavorare.

Tipi di stage disponibili nei Paesi Bassi

Nei Paesi Bassi sono disponibili diversi tipi di stage. Sebbene la legge non imponga alle aziende di pagarvi, troverete che molte offrono uno stipendio o un compenso per le spese di viaggio. Le aziende che pagano uno stipendio, invece, vi daranno tra i 100€ ed i 500€ al mese. L'orario di lavoro settimanale può variare da poche ore a 40, come per un lavoro normale. Naturalmente, questo può essere discusso con il datore di lavoro e adattato per garantire che possiate concentrarvi anche sugli studi. La durata di uno stage varia da tre mesi a un anno.

Di seguito sono elencati alcuni tipi di stage più comuni che si possono trovare nei Paesi Bassi.

Stage per studenti universitari

Potrete lavorare mentre studiate, il che significa che gli orari dovrebbero essere abbastanza gestibili. Se vi viene offerta questa opportunità, dovreste coglierla al volo, perché avrete un'esperienza rilevante prima ancora di laurearvi.

Se pensate di non avere il tempo e l'energia per gestire uno stage oltre agli studi, potete anche scegliere di prolungare il vostro periodo universitario di un semestre, in modo da poter fare uno stage.

Stage universitario con tesi finale

Oltre a uno stage universitario, è possibile svolgerne uno anche durante l'ultimo anno di studi. Per la vostra tesi di laurea, farete delle ricerche per l'azienda presso la quale svolgete il tirocinio, e, una volta terminato, scriverete una relazione finale.

Stage post-laurea

Non dovendo più seguire le lezioni, questo tipo di tirocinio prevede un'attività lavorativa più intensa, sono, infatti, a tempo pieno e durano circa sei mesi. Alla conclusione del tirocinio, se avete fatto un buon lavoro, l'azienda vi offrirà l'assunzione. Qualora non vi venisse offerto di rimanere, avrete comunque acquisito un'esperienza rilevante che può aiutarvi a trovare un'altra occupazione.

Tirocinio

Un tirocinio è simile a un apprendistato, in cui si riceve una formazione e si lavora per ottenere una qualifica. Sarete felici di sapere che la maggior parte dei tirocini sono retribuiti, e che rappresentano una spinta iniziale per dare impulso alla vostra carriera.

Se state ancora frequentando l'università, sono disponibili anche tirocini part-time non retribuiti.

Come trovare stage nei Paesi Bassi?

Se state ancora frequentando l'università, potete approfittare e cercare una posizione per un tirocinio facendo ricorso all'università stessa.

Inoltre, proprio come per i lavori veri e propri, avrete buone possibilità di trovare stage consultando siti web come LinkedIn, Monsterboard e Indeed. Basta inserire le parole chiave nei campi di ricerca ed otterrete dei risultati pertinenti.

Potete anche visitare il sito web di ogni singola azienda e candidarvi direttamente tramite il portale.

Settori che offrono possibilità di stage nei Paesi Bassi

Amsterdam è la sede di una delle borse valori più antiche del mondo quindi il settore finanziario è molto sviluppato. Tra gli istituti che sono alla ricerca di tirocinanti ci sono molte banche.

Se siete interessati alla logistica, a Rotterdam sono disponibili numerose opportunità.

Per chi vuole lavorare nel settore governativo, la ricerca di stage deve concentrarsi su L'Aia. Qui si trovano il Parlamento olandese, il Tribunale penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di ÍæÅ¼½ã½ã, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Scrivo articoli per il magazine di ÍæÅ¼½ã½ã, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco anche la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), ComunicazioneInform.it e ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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