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Aprire un'attività in Danimarca

Setting up a business in Denmark
Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 17 Novembre 2017

La creazione di un'impresa in Danimarca è un procedimento abbastanza facile.


Secondo una statistica di Doing Business pubblicata alla fine del 2015, la Danimarca è il terzo paese più favorevole alla creazione d'impresa. Infatti, molte delle formalità possono essere espletate on-line. Inoltre, nel caso in cui la tua conoscenza della lingua locale sia scarsa, una parte della registrazione può essere fatta in inglese.

Tipologie di azienda

Ecco i principali tipi di società che si possono aprire in Danimarca:

'¢ Anpartsselskab: una società privata a responsabilità limitata costituita da almeno un azionista con un capitale sociale minimo di 80.000 DKK.
'¢ Aktieselskab: una società (pubblica) per azioni costituita da almeno un azionista con capitale sociale minimo di 500.000 DKK; le azioni possono essere vendute al pubblico.
'¢ Interessentskab: prevede almeno due persone o soggetti giuridici in partenariato con piena responsabilità; deve essere iscritta al registro commerciale danese.
'¢ Kommanditselskab: almeno due persone fisiche o giuridiche in partenariato, di cui una con responsabilità limitata all'importo del suo investimento; deve essere iscritta al registro commerciale danese.
'¢ Sole Proprietorship: un individuo che crea una società in Danimarca per conto proprio e ne ha piena responsabilità.

Procedure

Ottenere un NemID

Come prima cosa, è necessario richiedere un , che consente di fare la firma digitale e garantisce un sicuro accesso online.
Un datore di lavoro può ottenere gratuitamente un massimo di tre NemID per i dipendenti.
Ogni NemID aggiuntivo costa circa DKK 80; in alternativa è possibile acquistare un pacchetto commerciale di NemID.
Il sito web NemID è disponibile in inglese.
La domanda per l'si può fare online o presso un Borgerservice.
Il richiedente deve essere in possesso del numero di CPR e di un documento d'identità, ad esempio il passaporto.

Aprire un conto bancario

Indipendentemente dal tipo di società che hai scelto di aprire, devi depositare un capitale minimo in un conto corrente locale.
Per informazioni sui passi da seguire per l'apertura, leggi l'articolo Aprire un conto bancario in Danimarca.

Registrazione presso la Danish Business Authority

L' azienda va registrata alla Danish Business Authority (erhvervsstyrelsen) che provvederà a registrati anche presso le autorità fiscali.
Per la registrazione, è necessario compilare un modulo sul . Per assicurare il deposito cauzionale viene richiesto il NemID.
Completata questa formalità, riceverai un numero di identificazione della società, o CVR, per posta.

Buono a sapersi:
Ad eccezione del modulo di registrazione, il sito web Virk è disponibile solo in danese. È possibile utilizzare per informazioni in inglese relative alla "Registrazione di una società non danese".
Il datore di lavoro deve stipulare un'assicurazione sanitaria per i dipendenti che includa malattia ed incidenti sul lavoro.

Indirizzi utili:


Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di ÍæÅ¼½ã½ã, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Scrivo articoli per il magazine di ÍæÅ¼½ã½ã, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco anche la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), ComunicazioneInform.it e ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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