
L'Australia sta rivedendo la sua politica migratoria regionale per rispondere meglio alle esigenze dei suoi territori e attirare lavoratori stranieri qualificati dove ce n'è davvero bisogno: fuori dalle grandi città . Si stanno valutando nuove misure per facilitare l'inserimento degli espatriati nelle regioni in cui c'è carenza di manodopera. Se stai pianificando un espatrio a lungo termine, questi sviluppi potrebbero ampliare i tuoi orizzonti, aprendoti opportunità di carriera al di fuori dei percorsi tradizionali.
Nell'ambito di questa iniziativa, il governo ha pubblicato un chiamato “Supporting Strong and Sustainable Regions - Review of Regional Migration Setting - Discussion Paper â€. Il documento si inserisce nel contesto della strategia nazionale per la migrazione, presentata nel dicembre 2023, e ingloba approfondimenti di enti locali, imprese, amministrazioni statali e federali, oltre che da organizzazioni attive nel settore dell'immigrazione.
Al centro della strategia c'è un'idea semplice ma fondamentale: le esigenze delle regioni devono orientare la politica migratoria. Per questo motivo, i visti regionali sono stati identificati come una priorità assoluta, mantenendo l'attenzione sulla manodopera qualificata.
Per gestire meglio questo flusso di talenti, il governo ha individuato 13 aree prioritarie: si tratta di zone in cui i datori di lavoro possono assumere più facilmente lavoratori stranieri grazie agli accordi DAMA (Designated Area Migration Agreements). Secondo i dati pervenuti a giugno 2025 è emerso che il processo legato ai DAMA risulta spesso troppo complesso, soprattutto per le piccole imprese locali che faticano a orientarsi tra i vari requisiti a cui sottostare.
Il nuovo visto “â€, pensato per fronteggiare la carenza di lavoratori in alcuni settori, potrebbe diventare un punto di riferimento per riformare anche altri programmi regionali di visti sponsorizzati dalle aziende.
Affinchè queste riforme vadano a buon fine è fondamentale rafforzare la collaborazione tra comunità locali, territori, imprese e istituzioni a tutti i livelli.
Durante gli ultimi incontri sono emersi alcuni punti chiave:
- Come possiamo semplificare la procedura di sponsorizzazione per i datori di lavoro locali?
- Un nuovo “percorso per l'eccellenza regionale†potrebbe attrarre i migliori talenti internazionali?
- Ogni regione potrebbe personalizzare la propria lista di professioni richieste, in base alle esigenze reali del mercato del lavoro?
- Come possiamo riformare il programma Working Holiday Visa per garantire una maggiore tutela dei lavoratori stranieri contro possibili abusi?
Un altro tema centrale riguarda il tipo di supporto che le comunità locali possono offrire ai lavoratori stranieri: assistenza nella ricerca di un alloggio, nell'espletamento delle formalità burocratiche e nell'inserimento sociale, ad esempio. Ma cosa succede per quanto riguarda le regole sulla residenza permanente? All'inizio dell'anno, il governo ha chiarito di non avere intenzione di modificarle. L'obiettivo è piuttosto quello di collaborare a stretto contatto con il (MIA), per favorire l'inserimento dei migranti qualificati nelle aree che ne hanno maggiore bisogno.
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